L’area che ospiterà la nuova Facoltà di Lettere si caratterizza come una zona di “transizione” tra il tessuto cittadino consolidato ed il “nuovo” paesaggio urbano fatto di interventi edilizi separati con caratteristiche diverse l’uno dall’altro.
Come la griglia ortogonale ed il suo tessuto edilizio hanno integrato il sistema urbano del centro storico, così la futura riconversione del sedime ferroviario a boulevard o metropolitana di superficie andrà a integrare i sistemi precedenti e caratterizzerà il nuovo paesaggio cittadino.
Il nuovo edificio della Facoltà di Lettere dovrà pertanto ricucire il tessuto urbano fino ad ora diviso dall’asse ferroviario e mettere in comunicazione queste due realtà recependo, da una parte, le trasformazioni del nuovo tessuto cittadino e continuando, dall’altra, a dialogare – pur facendo uso di nuovi vocaboli – con il tessuto urbano consolidato.
La soluzione progettuale recepisce la necessità di una composizione volumetrica che permetta una grande permeabilità ed attraversabilità del nuovo complesso universitario, sia dal lato della città consolidata sia dal lato del nuovo contesto territoriale ad ovest del lotto.