Lo spazio dedicato al Padiglione della VFD si compone di due episodi, il primo che si affaccia sul decumano articolato da una piazza/gradinata che vuole riproporre la copertura del Duomo di Milano e dove è posta la riproduzione della Madonnina in scala 1:1 , il secondo è un piccolo edificio monopiano dove vi è l’esposizione tematica.
Percorrendo la gradinata troviamo i 7 secoli di vita della VFD impressi nel cemento come si fa con i blocchi di marmo, fino ad arrivare ad oggi.
Alle sue spalle il secondo volume, neutro e pulito, che vuole assolutamente scomparire dove al suo interno è possibile trovare mostre fotografiche che raccontano la storia della nascita della Madonnina collocata sul Duomo e la storia della copia che si può visitare in EXPO.
Credits: studio tecnico Expo: concept; Iparch s.r.l.s + Mosae: sviluppo progetto
Il Decumano introduce all’accesso del lotto assegnato alla Veneranda Fabbrica del Duomo mediante una piazza gradonata realizzata in calcestruzzo armato a vista. La fruibilità da parte dei meno abili è garantita da un secondo percorso a rampe posto al lato del primo elemento di risalita; nella parte centrale si installano delle sedute in marmo puntuali su gradoni che connettono il disegno architettonico favorendone il movimento dei volumi ed il senso di ascensione del progetto.
Le ali che racchiudono i percorsi verticali seguono l’andamento degli stessi per incontrarsi al piano di sbarco riproponendo la sagoma della copertura del Duomo, che si concretizza in un volume coronato da una colonna in acciaio specchiato reggente una riproduzione della celeberrima “madonnina”.
Al di sotto ed all’interno della piazza, dove le altezze si rendono utili, saranno posti tre vani tecnici il cui ingresso sarà garantito dall’installazione di quattro portoni scorrevoli in acciaio.
L’installazione è altresì composta da un secondo volume alle spalle della piazza, accessibile a mezzo di percorsi laterali che si accompagnano a delle vasche contenenti scaglie di marmo bianco di Candoglia; la tipica pietra bianca con screziature rosa proveniente dalla val d’Ossola, che costituisce il materiale principale di cui è costituito il duomo di Milano.